Con l’allungarsi dell’età pensionabile e l’incertezza su quanto si andrà a percepire una volta andati in pensione, gli investimenti in previdenza complementare(o integrativa) sono diventati sempre più comuni e richiesti. Diventa ormai fondamentale iniziare a pensare al proprio futuro sin dall’inizio della propria carriera lavorativa. Ma come funziona la previdenza? Oggi vediamo in sintesi come funziona e in che cosa consiste.
Tipi di previdenza
Ci sono fondamentalmente due tipi di previdenze: la previdenza obbligatoria e quella complementare, chiamata anche previdenza integrativa. Quando parliamo di previdenza obbligatoria ci riferiamo alla pensione pubblica, cioè ai contributi INPS che un lavoratore versa obbligatoriamente allo Stato durante la sua vita lavorativa. La previdenza complementare invece è facoltativa e non va in nessun modo a sostituire quella obbligatoria, va infatti ad integrarla e per questo viene anche chiamata previdenza integrativa.
Previdenza obbligatoria
Capire come funziona la previdenza obbligatoria sta alla base del motivo più importante per scegliere di sottoscrivere un piano di previdenza complementare: integrare una pensione che potrebbe non essere sufficiente a mantenere il proprio stile di vita una volta smesso di lavorare.
La previdenza pubblica funziona tramite il meccanismo della ripartizione, cioè chi oggi lavora versa i contributi all’ente di previdenza che li usa per pagare le pensioni correnti. L’ente di previdenza infatti non investe né accumula risorse, ma le trasferisce a chi è in pensione in quel momento. Versando questi contributi il lavoratore avrà un giorno il diritto di accedere alla pensione, la quale sarà pagata dai contributi dei lavoratori di domani.
Previdenza complementare
La previdenza complementare si distingue da quella pubblica principalmente per il principio della capitalizzazione individuale. I versamenti infatti non vengono immessi in un sistema pubblico di risorse e poi redistribuiti in base alle esigenze previdenziali dello Stato, ma vengono destinati ad un conto personale del sottoscrittore, il cosiddetto fondo pensione, investiti e restituiti al soggetto.
Oltre a ciò la previdenza complementare si distingue in quanto l’adesione a essa è su base volontaria ed è gestita da istituti privati. Questi istituti hanno il compito di investire nel modo migliore i fondi versati dal soggetto, in modo da ricavarne rendimenti che si sommeranno ai fondi investiti generando quindi la rendita integrativa della pensione, versata interamente o parzialmente al momento della pensione, in base alle condizioni sottoscritte.
A differenza della previdenza pubblica, tutti i tipi di lavoratori possono accedere alla previdenza complementare, in particolare i lavoratori dipendenti possono scegliere di destinare il proprio TFR ad un fondo pensione, argomento che abbiamo già trattato in un altro articolo.
Se hai dubbi o domande su previdenza e fondi pensione, non esitare a contattarci o a venirci a trovare in agenzia a Cittadella, Castelfranco Veneto, Camposampiero e Villafranca Padovana.
Leave A Comment
You must be <a href="https://lasicurasrl.it/wp-login.php?redirect_to=https%3A%2F%2Flasicurasrl.it%2F2022%2F03%2F16%2Fcome-funziona-la-previdenza%2F">logged in</a> to post a comment.