Ma tu il TFR lo tieni in azienda o lo metti su un fondo pensione? Quante volte ci siamo sentiti porre questa domanda e quante volte abbiamo discusso a riguardo, magari senza sapere precisamente cosa comportasse scegliere l’una o l’altra opzione. Vediamo nel dettaglio quali sono le diverse opzioni per il nostro TFR e cosa ci conviene fare.
Cos’è il TFR?
La sigla TFR sta per Trattamento di Fine Rapporto ed è l’mporto che il datore di lavoro deve versare al lavoratore dipendente nel momento dell’interruzione del rapporto di lavoro per qualsiasi motivo (licenziamento, dimissioni, o raggiungimento dell’età della pensione).
Esso viene accantonato annualmente dal datore di lavoro e corrisponde al 6,91% della retribuzione annua lorda (RAL) del lavoratore dipendente. Il lavoratore ha 6 mesi di tempo dalla data dell’assunzione per scegliere se lasciare il TFR in azeinda o se destinare questa somma ad un fondo per contribuire alla propria pensione integrativa.
TFR in azienda?
Cosa significa lasciare il TFR in azienda? Significa che l’accantonamento di questa somma è affidato all’azienda stessa che ne calcola rendimenti e tasse. Il rendimento del TFR lasciato in azienda è del 1,5% più un 75% del tasso di aumento dell’inflazione.
Dal punto di vista fiscale al TFR rimasto in azienda viene applicata l’aliquota IRPEF media di tassazione dei cinque anni antecedenti la cessazione del rapporto di lavoro, da un minimo di 23% ad un massimo di 43%.
La somma viene versata al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Il TFR può anche essere chiesto al datore di lavoro in anticipo dopo almeno 8 anni fino al 70% alla data della richiesta per:
- Spese sanitarie.
- Acquisto prima casa per sé o per i figli.
- Spese da sostenere durante i congedi per maternità o per formazione.
L’anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro.
TFR in un fondo pensione?
In media i rendimenti dei fondi pensione vanno dal 2% al 12% in base al tipo di fondo scelto (e al rischio dello stesso), mentre per quanto riguarda la tassazione al TFR destinato ai Fondi Pensione viene applicata un’aliquota massima del 15%, che decresce dello 0,3% annuo dal quindicesimo anno di iscrizione alla previdenza, fino a un minimo del 9%.
La somma totale, come nel caso del TFR in azienda, viene corrisposta alla fine del rapporto di lavoro. In alternativa può essere chiesta in anticipo dopo 8 anni a partire dall’adesione al fondo. Si può richiedere il 30% della posizione maturata per qualsiasi esigenza, quindi senza obbligo di specificare a cosa servirà la somma, oppure richiedere fino al 75% per:
- Acquisto prima casa per sé o per i figli.
- Ristrutturazione della prima casa per sé o per i figli.
- Spese sanitarie.
Risulta evidente, comparando tassazioni e rendimenti, il vantaggio fiscale nel destinare il proprio TFR ad un fondo pensione.
La Sicura Assicurazioni offre numerose opzioni su fondi pensione e investimenti. Se hai dubbi su come gestire il TFR o in generale sul funzionamento dei fondi pensione vienici a trovare in agenzia a Cittadella, Castelfranco Veneto e Camposampiero.
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