Il settore dell’edilizia è sicuramente stato uno dei più profittevoli negli ultimi 3 anni anche grazie agli interventi statali che hanno dato un importante impulso. Nonostante ciò, il settore dell’edilizia è in testa per numero di infortuni sul lavoro e la tendenza è in aumento negli ultimi anni. Cosa fare quindi per prevenire spiacevoli conseguenze? Come possono imprese e lavoratori far fronte al rischio e proteggersi?
Gli infortuni nell’edilizia
Secondo l’INAIL, quello dell’edilizia è il settore più ad alto rischio quando si parla di infortuni sul lavoro:
“Rispetto al 2020, fortemente condizionato dalla pandemia, nel 2021 la crescita degli occupati (+7,7%) è stata accompagnata dall’incremento di incidenti (+17,7%) e patologie denunciate (+28,2%)”
Gli occupati nel settore sono circa 1,3 milioni e producono quasi il 10% del PIL nazionale, ma sono sottoposti a intensi sforzi fisici con conseguente logoramento del corpo, spesso in condizioni climatiche non ottimali. Inoltre assumono spesso posizioni scomode e stanno in piedi per lunghi periodi di tempo, portando nel lungo periodo al comparire di patologie anche gravi (le più comuni alla schiena e alle ginocchia).
Ma è il dato sui decessi a preoccupare di più. Sempre secondo INAIL:
“L’incidenza dei decessi sul totale degli infortuni denunciati nel settore è la più elevata tra tutti i comparti dell’Industria e servizi, a ulteriore conferma della pericolosità delle attività svolte nei cantieri. A diminuire nel 2021 sono stati solo i casi mortali avvenuti in occasione di lavoro, mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, sono stati il 40% in più rispetto all’anno precedente.”
E’ bene quindi prendere le giuste precauzioni per tutelarsi.
Prevenire invece che curare
Gli interventi più urgenti sicuramente devono essere fatti sul luogo di lavoro, implementando miglioramenti alle condizioni dei lavoratori, permettendo loro di svolgere le attività quotidiane con il minimo rischio, ad esempio rispettando i protocolli di sicurezza o sostituendo e controllando periodicamente le attrezzature e i macchinari. INAIL sottolinea:
“Negli ultimi anni è aumentato il peso degli interventi che puntano alla riduzione del rischio infortunistico attraverso la sostituzione delle macchine obsolete. Questi interventi, infatti, costituiscono oltre il 90% dei progetti presentati nel primo asse del bando Isi 2020, con un costo medio superiore ai 160mila euro.”
Oltre a ciò, è buona prassi sottoscrivere una polizza assicurativa che tuteli i rischi di impresa e lavoratori. Una assicurazione completa può far fronte a molte eventualità, come ad esempio:
- Infortuni sul lavoro
- Danni a terzi durante lo svolgimento dell’attività
- Danni da vibrazioni o acqua piovana
- Danni derivati da uso di ponteggi o mezzi meccanici
- Assistenza in viaggio di lavoro in caso di infortuni o malattia
Se hai domande o dubbi su come puoi pianificare al meglio la tua polizza infortuni o su come tutelare la tua impresa edile, vienici a trovare in agenzia a Cittadella, Castelfranco Veneto, Camposampiero e Villafranca Padovana!