Una ricerca dell’ANIA (EM-DAT 2016) ha raccolto le cifre dei danni causati a livello globale tra il 1996 e il 2016 dagli eventi catastrofali: terremoti, uragani, eruzioni vulcaniche, fenomeni idrogeologici e climatici.
Dalla ricerca risulta che nel mondo i terremoti hanno causato un danno economico intorno ai € 574 miliardi di euro colpendo circa 130 milioni di persone. I fenomeni idrogeologici e climatici hanno provocato danni per € 929 miliardi di euro e hanno interessato ben 2.535 milioni di persone.
L’Italia in particolare risulta uno dei territori maggiormente colpiti. Ben 6 dei 10 più costosi terremoti avvenuti in Europa tra il 1970 e il 2016 sono avvenuti proprio in Italia e nell’arco di 20 anni, dal 1996 al 2016, le catastrofi naturali hanno provocato nella penisola danni complessivi per 58 miliardi di euro, che si sono tradotti in un esborso medio di 3 miliardi all’anno per il settore pubblico.
Non a caso circa il 78% delle abitazioni in Italia sono sottoposte a un rischio medio e alto tra terremoto e idrogeologico (ANIA, ISPRA, EM-DAT 2017). Tuttavia, circa l’83% delle famiglie non crede o non sa di essere esposta a uno di questi rischi (Survey Gfk Eurisko, giugno 2017): quindi l’incidenza dei fenomeni catastrofali è sottovalutata dagli italiani.
In molti paesi del mondo, la prevenzione dei rischi catastrofali è regolamentata dallo Stato, che stipula una partnership con il settore privato, cioè con le compagnie assicurative, in modo da accantonare risorse prima che si verifichi l’emergenza, come in America e in Giappone.
L’onere della prevenzione diventa sostenibile a condizione che la spesa sia distribuita tra molto soggetti. Di conseguenza il governo cerca di aumentare la consapevolezza dei cittadini circa il rischio a cui sono esposti e incentiva l’adesione privata a forme assicurative contro gli eventi catastrofali. L’adesione può essere obbligatoria (come in Islanda, Turchia, Romania), semi-obbligatoria (Spagna, Norvegia, Francia, Belgio, Danimarca, Nuova Zelanda), volontaria (Giappone, Cina, UK, USA).
Non è consigliabile fare affidamento unicamente sull’intervento pubblico: una polizza assicurativa a un costo contenuto, che dia un risarcimento in tempi brevi, che corrisponda il valore di ricostruzione della casa è ciò che serve in caso di eventi catastrofali. In Italia occorre aumentare la diffusione di questo tipo di copertura per poter affrontare in modo efficiente le emergenze.
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